Il “ritardo” di Carlo Sopracordevole

Mestre - L’Italia perde uno dei massimi esperti di interi postali. La lunga agonia dopo l’incidente che ha subìto l’8 settembre

“Come spiegare, come giustificare questo ritardo? Anzitutto con la nuova struttura dell’Ufi la cui divisione di compiti ha creato alcune difficoltà e intoppi ma soprattutto sono stati i molti problemi personali di vario genere che mi hanno forzatamente distolto dall’attività e dall’impegno legati al nostro amato hobby. Nella vita possono arrivare periodi in cui ti accorgi che non riesci più a realizzare cose che hai fatto per tanti anni; e tutto si blocca. Ma è anche vero che, nel momento in cui si alleggerisce il peso degli eventi che ti avevano creato impedimento, ecco che riesci a dedicarti ancora con rinnovato vigore e solerzia. In fondo, il confine tra il fare e il non riuscire a fare può essere molto labile e basta poco per trovarsi da una o dall’altra parte”.

Sono parole che Carlo Sopracordevole, in qualità di direttore e redattore de “L’intero postale”, aveva vergato giusto un mese fa. Ed ancora non sapeva, non poteva sapere. Pochi giorni dopo, per l’esattezza l’8 settembre, attraversando sulle strisce pedonali a Mestre, è stato travolto da un autobus. Ricoverato, non ha più ripreso conoscenza e questa notte ha ceduto. Era nato a Venezia il 2 luglio 1942 ed ha lavorato come funzionario alla Regione.

Il grande interesse per gli interi postali (è stato uno dei massimi esperti) l’ha portato, fra l’altro, a partecipare alla fondazione, avvenuta il 3 maggio 1970, dell’Unione filatelisti interofili, sodalizio di cui è stato per lungo tempo presidente. All’ultima tornata elettorale, lungo il 2014, si era messo da parte preferendo seguire il periodico interno.

Tra i suoi lavori, magari realizzati con altri esperti, “Il Lido illustrato: le cartoline”, “Il nuovo Pertile”, “Interi postali italiani con sovrastampa commemorativa di associazioni filateliche dal 1932 al 1975”, “Interitalia”, “Piazza San Marco nelle cartoline illustrate”, “Poste & pubblicità, 150 anni di consigli postali per gli acquisti”, “Quattro secoli di posta, francobolli & interi”, “Telegrammi pubblicitari italiani”. Senza dimenticare i numerosissimi articoli ed i romanzi, come “La ragazza delle farfalle” e “Quell’affascinante signora in nero”.

Era, fra l’altro, giurato nazionale, consigliere dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale, proboviro dell’Unione stampa filatelica italiana. Nel 2008 aveva ricevuto il premio intitolato ad Albino Bazzi dal Circolo filatelico numismatico mantovano e nel 2014 il suo nome era stato inserito nell’Albo d’oro tenuto dalla Federazione fra le società filateliche italiane.



Notizia tratta dal portale web http://www.vaccarinews.it