IL PREMIO INTERNAZIONALE ASIAGO D’ARTE FILATELICA A SAN MARINO, AUSTRIA E IRLANDA. IL RICONOSCIMENTO DELL’ACCADEMIA OLIMPIA AL PORTOGALLO E QUELLO DELL’ACCADEMIA ITALIANA DI FILATELIA E STORIA POSTALE ALLA SVIZZERA

La doppia Reggenza rosa, celebrata col foglietto che racchiude due valori, ognuno da 1 euro, realizzato da  Ilaria Ruggeri ha fatto vincere a San Marino l’Asiago dentellato numero quarantotto. L’artista, sottolinea nel suo rapporto il collegio giudicante, “ha saputo comunicare un evento reale con un concetto espresso in modo nuovo, puntuale e comprensibile: due profili femminili con tre penne come diadema e su fondo rosa, che guardano in direzioni opposte per comprendere e governare tutto il mondo sammarinese circostante (azzurro) e insieme il suo passato ed il suo futuro”. “Mi sono concentrata - assicura Ilaria Ruggeri - sull’idea di un’energia originata dalla mente condivisa di due donne chiamate a creare idee, progetti e visioni future per lo Stato di San Marino”. “Sia l’artista – la sottolineatura è di Gioia Giardi, direttore dell’Ufficio filatelico e numismatico sammarinese – che ha disegnato i due francobolli sia lo staff che ne hanno curato  la realizzazione e la stampa sono composti da donne, donne che amano il loro lavoro.”

Naturalmente non è questa la prima volta che delle donne sammarinesi assumono la carica di Reggenti, di fatto Capi di Stato, in carica per sei mesi. Ad aprire la sequenza della Reggenza rosa è stata, nel 1981, Maria Lea Pedini, trentacinque anni dopo ritratta su un dentello da 2,55 euro.  Dopo di lei per altre diciassette volte (compresi alcuni bis, come quelli di Gloriana Ranocchini e Rosa Zafferani) la Suprema magistratura fu esercitata da delle donne, fino a giungere all’inedita Reggenza congiunta di Mimma Zavoli e Vanessa d’Ambrosio.

Tre le leggi che hanno aperto la via alla Reggenza femminile: quella del 1958 che sancì il voto attivo delle donne, diventato effettivo nel 1964; quella del 1972 con la quale venne aperto l’accesso delle donne al Consiglio Grande e Generale e, di conseguenza, la possibilità di accedere alla Suprema magistratura nonché quella del 1973 che abolì “qualsiasi restrizione che impedisca alla donna di assumere cariche, impieghi e funzioni pubbliche”.

Dopo il “rosa sammarinese”, il “verde viennese”. Spalmato sul legno di quercia utilizzato per realizzare il francobollo da 6.90 euro chiamato a festeggiare i vent’anni dell’Ufficio federale austriaco delle foreste che nella sagoma, dovuta a David Gruber, evoca la stessa pianta capace di raggiungere 40 metri e vivere per circa 1.000 anni. Centotrentamila gli esemplari stampati attingendo da tronco quercia alta 30 metri e del diametro di 75 centimetri vecchio di 210 anni, prelevata dal distretto forestale di Breitenfurt, nel bosco viennese. “Per l’inedita e profonda connessione tra il tema della comunicazione, il materiale utilizzato e la forma” al dentello d’ Austria è stato assegnato il Premio internazionale Asiago d’arte filatelica riservato all’ambiente.

Decisamente controcorrente anche il premio turistico andato all’Irlanda per la celebrazione postale dell’Urban street,art, l’arte di strada, affidata a quattro esemplari (ognuno del valore da 1 euro) progettati da Aad Design e che presentano un richiamo certamente insolito alla funzione di richiamo a visitare un paese, nel caso specifico affidati a livelli artistici fuor di dubbio elevati proposti per di più “semplicemente nella loro originale immediatezza”.

Il riconoscimento dell’Accademia Olimpica, presieduta da Gaetano Thiene (che è anche presidente del Premio internazionale Asiago d’arte filatelica, promosso dal Circolo filatelico e numismatico dei “Sette Comuni”) è andato al foglietto del Portogallo, Visita di Papa Francesco, nel centenario delle apparizioni di Fatima. Quattro i valori  rispettivamente da 47, 58, 75 e 80 centesimi, riuniti nel piccolo foglio che presenta immagini uscite dall’Atelier Folk design utilizzando foto scattate dell’Osservatore Romano e dal Santuario di Fatima. “Il premio dell’Accademia Olimpica – precisa Gaetano Thiene – è stato riservato a questi francobolli per il grandissimo impatto che l’apparizione, riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa Cattolica, ha avuto nella larga comunità dei credenti”.

La creatività, che annualmente l’Accademia italiana di filatelia e storia postale punta a scovare prima e a premiare poi, ha portato la Svizzera sul podio più alto. Merito al francobollo-selfie da 1 franco realizzato con una lamina brillante in argento, nato dalla collaborazione tra la Posta e il corso di comunicazione visiva dell’Università delle arti di Zurigo. “Lettera vs. e-mail”: questo – dicono alle Poste di Berna – il tema proposto dai responsabili del progetto ai volenterosi studenti – età media 22 anni – laureandi del Bachelor (corso di laurea triennale). Nel processo di creazione, le otto coppie e i sette concorrenti singoli sono stati affiancati da docenti”. Ha finito col prevalere quello di Nicole Jara Vizcardo che nel selfie, ritratto istantaneo trasmesso in via elettronica, ha trovato l’esempio più convincente rispecchiando lo spirito del tempo, un autentico riflesso della nostra società. ”Per l’audace e innovativa idea, intelligentemente risolta in ogni particolare, a partire dalla definizione – Selfie – sino al bordo nero del foglio che richiama il tablet”. Ancora: “Il fondo specchiante allusivo dell’autoscatto diventa così emblematico della digitalizzazione che ha portato la lettera ad un nuovo traguardo, il mondo dell’elettronica”.

Si tratta, secondo il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern che non ha mancato di ricordare Ermanno Olmi, per tanti anni autorevole membro della giuria, di “messaggi precisi e diretti che toccano ciascuno di noi e che ci portano a riflettere sulle tematiche fondamentali per l’intera umanità e su una responsabilità da cui non ci possiamo sottrarre.” D’altra parte “è l’uso di un linguaggio universale ciò che contraddistingue l’arte filatelica, che non si limita soltanto al perseguimento di obiettivi funzionali ma ricorre all’espressione di bellezza figurativa per stupire: conferendo maggiore incisività al messaggio in esso contenuto”.

A sua volta Maurizio Stella, che per conto del Circolo filatelico e numismatico “Sette Comuni” si occupa del Premio internazionale Asiago d’arte filatelica, ha rimarcato con una punta di orgoglio la promozione di Asiago fatta dal Premio che ne porta il nome. “Attraverso francobolli ‘asiaghesi’ “che portano nel mondo il nome di Asiago, facendo conoscere nel mondo la nostra rinomata stazione turistica”.

D’artista – è opera di Ugo Nespolo – il tradizionale omaggio postale che la Repubblica di San Marino ha tributato all’Oscar della filatelia attraverso l’annullo che il 30 giugno ha bollato la corrispondenza in partenza dal Titano e dal Palazzo della Spettabile Reggenza, dove ha sede la mostra sulla Lira, curata al Circolo filatelico e numismatico “Sette Comuni”, con la collaborazione di Giuseppe Vincenzo Bedin. Di Pino Barolo è invece il lupo che illustra l’annullo italiano.

Fotografia: Gioia Giardi, direttore dell’Ufficio filatelico di San Marino con il trofeo Asiago di Giò Pomodoro, assieme al sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern.

 

Notizia fornita per gentile concessione del dr. Danilo Bogoni